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Esperienze sensoriali dal cannolo al resto del mondo

Tarte agli agrumi, mandorle, basilico e pepe nero

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Lasciati coccolare dalla freschezza inebriante di questa tarte agli agrumi, mandorle, basilico e pepe nero, che racchiude in sé una combinazione a dir poco vincente se ami gli agrumi e le mandorle. Diverse consistenze si incontrano con la versione al naturale di pepe nero e basilico. Senza troppi giri, si poggiano su questa base agrumata per combinare la magia come due attori non protagonisti, che arricchiscono la scena rendendola maggiormente aromatica e speziata.

Se anche tu vuoi conquistare qualcuno prendendolo per la gola, o vuoi conquistare te stesso, ancora una volta, leggi le indicazioni seguenti e immergiti in una nuova esperienza sensoriale, con consistenze, profumi, sapori, sensazioni, ricordi o nuove percezioni.


Per 5-6 crostate monoporzione/da condividere in due – stampi per crostate da 8 cm di diametro e 2 cm di altezza

Pasta frolla Milano

  • 75 g burro
  • 75 g zucchero semolato
  • 150 g farina debole, 00
  • 30 g uova
  • 1 g scorza di limone grattugiata (o una striscia)
  • 0, 25 g semi di bacca di vaniglia (o la punta di un coltello)
  • 1 pizzico di sale

Per la marmellata all’arancia senza pectina aggiunta trovi la ricetta qui

Dacquoise alla mandorla

  • 63 g zucchero semolato
  • 100 g albume
  • 100 g polvere di mandorle
  • 100 g zucchero a velo
  • 25 g fecola

Curd al limone

  • 190 g zucchero
  • 190 g uova
  • 50 g scorza di limone grattugiata
  • 150 g succo di limone
  • 290 g burro

Crema leggera al limone

  • 200 g curd al limone
  • 150 g panna fresca
  • 2,5 g gelatina (190-200 bloom) + 13 g acqua fredda

Foglioline e fiori di basilico q.b.

Pepe nero q.b.


Pasta frolla Milano

Impasta, con foglia in planetaria o a mano, il burro a cubetti (10-15°C) con lo zucchero e gli aromi. Unisci in seguito le uova, precedentemente mescolate con il sale e continua ad impastare per ottenere un composto ben amalgamato. Infine aggiungi la farina, dopo averla setacciata, e completa l’impasto giusto il tempo per ottenere un prodotto omogeneo; non deve impastare troppo.

Trasferisci in carta da forno o pellicola, copri bene e metti in frigo per almeno due ore.

Trascorso il tempo di riposo, ammorbidisci leggermente la frolla, impastandola a mano, per far sì che sia fredda, ma plastica, e stendila ad uno spessore di 2 mm, bucandola con i rebbi di una forchetta. Rivesti gli stampi** dopo averli imburrati e cuoci a 160°C in forno ventilato, se ne hai la possibilità, per circa 20 minuti. La frolla deve risultare dorata. Né troppo chiara, né troppo scura.

Marmellata all’arancia senza pectina aggiunta

Dacquoise* alla mandorla

Inizia a montare gli albumi fino a schiumare, aggiungi lo zucchero semolato e continua fino ad ottenere una massa spumosa e sostenuta. A parte setaccia la farina con la fecola e miscelale alla polvere di mandorle a mano, con una frusta, in una ciotola. Ottenuta la montata di albumi e zucchero, incorpora ad essa delicatamente, e dal basso verso l’alto, il mix di polveri in 2-3 volte, con l’aiuto di un leccapentole.

Stendi la montata su una teglia con carta forno o tappetino in silicone, all’altezza di mezzo centimetro e metti in forno statico a 170°C per 25 minuti.

Curd al limone

Pesa insieme in una caraffa o cilindro graduato il burro freddo a cubetti e mettilo da parte.

Mescola in un pentolino zucchero, uova, succo di limone e scorza di limone grattugiata con grattugia a maglia fine. Porta a cottura sul fuoco, sempre mescolando con una frusta fino alla temperatura di 82°C.

Senza termometro: vedrai la crema addensarsi leggermente, immergi un leccapentole o la parte posteriore di un cucchiaio nella crema. Passando un dito per tutta la lunghezza del cucchiaio o del leccapentole, vedrai che la divisione creata rimarrà ferma, senza colare o tendere a unificarsi.

Versa la crema appena ottenuta sul burro a cubetti dentro la caraffa e mixa per qualche minuto con un frullatore ad immersione, fino ad ottenere un composto omogeneo.

Fai raffreddare leggermente la crema ottenuta, mescolando di tanto in tanto e conservala in frigo coperta da pellicola per almeno due ore (anche una notte).

Crema leggera al limone

Idrata la gelatina con la sua acqua fredda. Nel frattempo scalda una leggera parte di curd già freddo e sciogli la gelatina al suo interno. Mescola bene e unisci il mix ottenuto al restante curd presente in ricetta. Monta a parte la panna e unisci dal basso verso l’alto il curd alla panna fino ad ottenere una massa omogenea, leggera e sostenuta.

Assemblaggio

Prendi un fondo di frolla, disponi della marmellata, ormai fredda, sul fondo. Puoi aiutarti con un cornetto di carta forno.

Dopo aver coppato dei dischi di dacquoise dello stesso diametro del fondo dello stampo, inseriscili dopo la marmellata d’arancia.

Prosegui inserendo nella tarte il curd al limone, e aiutati con una spatola a gomito per ottenere una superficie liscia e uniforme.

Al centro della tarte metti del pepe nero, fai attenzione alle quantità e utilizza le foto come guida. Deve dare la sua piccantezza e i suoi aromi, ma non essere invadente e coprire gli altri sapori e percezioni.

Con l’aiuto di una poche e una bocchetta tonda liscia n.13***, fai degli spuntoni di crema leggera al limone.

Spruzza le tarte con della gelatina neutra, che si trova facilmente in commercio.

Finisci con foglioline di basilico e, se ne hai la possibilità, anche con i suoi fiori.

Inizia a goderti, intanto, tutte le foto

  • *Dacquoise – Gli albumi dai 20 ai 27°C circa montano più velocemente e facilmente. – Dopo la cottura deve risultare asciutta in superficie, leggermente croccante, ma morbida e areata internamente.
  • **Stampi: vanno benissimo dei normali stampi per crostate monoporzione sia microforati che non. Sia in alluminio che in acciaio, che in materiale termoplastico. In questo caso sono stati utilizzati degli stampi in acciaio al contrario, mettendo la frolla dalla parte esterna e facendola aderire per bene allo stampo imburrato.

***Ti sei mai chiesto cosa può succedere, a livello sensoriale, se, per esempio, cambi numero o addirittura forma della bocchetta? Esprimi le tue considerazioni nella sezione dei contatti o nei commenti

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