PUENTE LA REINA – AYEGUI
Come accennato nella quarta tappa Puente La Reina ti saluta in maniera affascinante; un paesaggio e un percorso obbligatorio non ti faranno sfuggire da quest’esperienza.
All’uscita dall’ostello municipale e attraversando il paese, ci si imbatte in un ponte romanico che oltrepassa il fiume Arga che regalerà ai tuoi occhi una vista mozzafiato. Si percepisce un senso di pace e tranquillità, e se non fosse che il cammino chiami e che la giornata è appena iniziata, una sosta a bordo fiume potrebbe essere l’ideale per trascorrere la mattinata.
Niente nostalgia, dopo qualche ora, si giunge all’Olive Garden Zen, che, come dice il nome stesso, è un giardino e anche “area de descanso“, arricchito. Direttamente sul sentiero del cammino, una freccia indica la via per raggiungere il posto, con tanto di insegna all’ingresso di un sentiero adiacente.
Dopo pochi metri, la prima cosa che salta all’occhio è una bancarella, in sostituzione dei soliti truck che si incontrano lungo il cammino per rifocillarsi, dove è possibile acquistare snack, frutta e bevande, fare un break o assicurarsi uno spuntino per le ore successive in cambio di una donazione.
Di fronte a questo punto di ristoro si espande l’immenso giardino, dove è possibile anche sedersi su una panchina o perdersi tra gli ulivi per leggere cosa hanno da raccontare. É proprio su di essi che anche tu puoi lasciare una traccia, la tua traccia, con un nastro colorato, un bigliettino, una scritta su un sassolino, così anche gli altri pellegrini potranno sapere che sei passato di lì. Più a sinistra, invece, c’è un angolo dove puoi lasciare qualcosa che non ti serve più; oltre ad alleggerirti potrà essere utile a qualcun altro dopo di te. Indumenti non indispensabili, per esempio.
Puoi rimanere, ovviamente, nel bel mezzo di questa tranquillità quanto ti pare, ma se vuoi arrivare alla tappa successiva è meglio rimettersi in marcia.
Un cielo nuvoloso ci accompagna passo dopo passo, paesino dopo paesino, fino all’esplosione del sole nel cielo. Un tempismo perfetto che ci spinge a pranzare, all’ombra, far riposare i piedi e ricaricarci per il pomeriggio.
Scopri tutti i paesaggi che ti aspettano all’uscita di Puente La Reina, fai godere la tua vista.
Lo spreco continuo di energie non preclude il modo in cui ci approcciamo al cibo, evitando di mangiare tanto per mangiare. Le azioni che compiamo fanno parte di noi sempre, a maggior ragione se abbiamo possibilità di scegliere.
Quel pranzo, come molti altri pasti sul cammino, è stato sinonimo di condivisione e di scoperta, più che un semplice rifocillarsi.
Abbiamo condiviso prodotti e piatti della cucina del luogo tra pellegrini, e proprio perché eravamo sulla via francese per Santiago, nel centro-nord della Spagna, ogni giorno è stata una scoperta di nuovi sapori e combinazioni, passo dopo passo verso ovest, e in quel momento sapevamo già cosa scegliere.
Pimientos del piquillo con anchoas: vi ricordate i peperoni della quarta tappa a Puente La Reina? Eccoli raggianti, rosso brillante, lucidi e anche unti, indiscutibile, ma è proprio quello uno degli elementi che li ha resi attraenti, accompagnati da sarde sott’olio, aglio e prezzemolo, carnosi e a loro modo lievemente anche croccanti.
Le croquetas caseras con jamón, hongos y verduritas, separatamente e rispettivamente con prosciutto, funghi e verdure. Altra pietanza che si trova in altri luoghi sul cammino di Santiago, ognuno le fa a modo proprio e diventa più una sorpresa croqueta dopo croqueta per rivelare il loro cuore. Calde, croccanti fuori, fondenti dentro, dal gusto intenso.
Da Villatuerta ci spostiamo
Gusta già con gli occhi pimientos e croquetas
per proseguire ancora qualche ora e giungere alla tappa finale personalmente prefissata, facendo una sosta tra le vie di Estella. Proseguiamo verso Ayegui.
Per una sera decidiamo di comune accordo di fare spesa in un normale supermercato: legumi, fagiolini, lattuga, mozzarelle, diciamo che va un po’ a gusto personale. Nel periodo post-covid la maggior parte degli alloggi non consentiva l’uso delle cucine per preparare grandi pasti fai da te e condividerli per tutti, dunque la scelta era quasi obbligata su prodotti ready-to-eat. Cosa ci colpisce rispetto all’Italia? La grande quantità di prosciutti interi in vendita.
Se vivi in questi luoghi, ci sei stato o conosci qualcuno del posto e sai di prodotti diversi da quelli appena scoperti, CONDIVIDI IL GUSTO!
Buen Camino!
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