Tre classici elementi, un’esplosione di gusto
Se pensiamo a una classica crostata di frutta sono tre gli elementi che la caratterizzano: il fondo di pasta frolla, la crema pasticcera e la frutta fresca.
Eppure, dietro alla semplicità di queste tre componenti si cela l’armonia: delle consistenze, della grandezza della frutta, dell’equilibrio cromatico, della freschezza della frutta, della copertura della frutta (se c’è – immaginate se ci dovesse essere uno strato molto spesso di gelatina a rivestirla), degli aromi utilizzati per le preparazioni di base, dello spessore della pasta frolla e magari qualche altro accorgimento che può fare la differenza di una semplice, classica, melodiosa, intramontabile crostata.
Ogni dettaglio può cambiare le carte in bocca e nel nostro cervello.
In ogni caso la crostata di frutta con i suoi pochi elementi, risulta ancora essere uno dei dolci più buoni di sempre, se ben equilibrata.
Ognuno la fa a modo suo ed è sempre buona, genuina, autentica che sa di casa, ma ti riporto un aneddoto in poche parole.
Ferragosto, pranzo in casa al mare di amici ed essendo l’addetta ai fornelli devi pensare non al dessert, ma prima ancora al primo quantomeno, e anche al secondo, ma il dolce non poteva mancare ed è stato pure super richiesto. Opto per una semplice crostata di frutta con crema pasticcera, senza pretese, quindi dopo aver preparato gli elementi la assemblo al momento, in quel pezzetto di tempo rimasto dedito alla preparazione. Dopo averla porzionata, arriva in tavola, ma mi era stata fatta una premessa: <<scusa se io toglierò la frutta, ma non mi è mai piaciuta la frutta sui dolci, tantomeno sulla crostata, dunque mi dispiace se la lascerò>>. Ecco il risultato, pochi minuti dopo, nel piatto della persona in questione: finita la frolla, la crema e anche la frutta. Sparita. <<É la crostata più buona che io abbia mai mangiato>>.
Questo non è per elogiare questa crostata, anche se la ricetta è la stessa, (e questa avrà una piccola variante se vorrai), ma è solo per dirti che qualche differenza tra una crostata di frutta e l’altra ci sarà, senza scendere troppo nel particolare. Aspetto affettivo a parte.
L’armonia che hanno già due delle basi della pasticceria, insieme alle creazioni di madre natura, possono già lasciarti un buon ricordo, senza troppe architetture o gusti diversi messi insieme.
E sarà altrettanto semplice prepararla per qualcuno.
Per le nostre papille gustative, ecco una crostata alla frutta con alla base una pasta frolla Milano, che sa di burro, vaniglia e limone. La crema pasticcera, anch’essa con vaniglia e limone.
In questo caso, una piccola variante per dare un’altra consistenza in più, più leggera, una chantilly all’italiana, che puoi decidere di mettere o meno; la crostata se ben equilibrata è ugualmente buona.
E ovviamente, frutta fresca.
Cominciamo!
Per 5 crostate monoporzioni – diametro 8 cm
Pasta frolla Milano
- 75 g burro
- 75 g zucchero semolato
- 150 g farina debole, 00
- 30 g uova
- 1 g scorza di limone grattugiata (o una striscia)
- 0, 25 g semi di bacca di vaniglia (o la punta di un coltello)
- 1 pizzico di sale
Crema pasticcera
- 250 g latte intero
- 50 g tuorli
- 60 g zucchero
- 9 g amido di riso
- 9 g amido di mais
- 0,25 g semi di bacca di vaniglia (o la punta di un coltello)
- 1 g scorza di limone (o una striscia)
- 1 pizzico di sale
Chantilly all’italiana
- crema pasticcera
- panna fresca
- zucchero
Frutta fresca
- Mirtilli
- Foglie di maggiorana fresca
- Evita mele, pere, banane o comunque frutta che si ossida in maniera veloce e molto evidente
Pasta frolla Milano
Impasta, con foglia in planetaria o a mano, il burro (10-15°C) con lo zucchero e gli aromi. Unisci in seguito le uova, precedentemente mescolate con il sale e continua allo stesso modo per ottenere un composto ben amalgamato. Infine aggiungi la farina, dopo averla setacciata, e completa l’impasto giusto il tempo per ottenere un prodotto omogeneo, non deve impastare troppo.
Trasferisci in carta da forno o pellicola, copri bene e metti in frigo per almeno due ore.
Trascorso il tempo di riposo, ammorbidisci leggermente la frolla, impastandola a mano, per far sì che sia fredda, ma plastica, e stendila ad uno spessore di 3 mm, bucandola con i rebbi di una forchetta. Rivesti gli stampi e cuoci a 160°C in forno ventilato, se ne hai la possibilità, per circa 20 minuti. La frolla deve risultare dorata. Né troppo chiara, né troppo scura.
Crema pasticcera
Metti in congelatore una placca o ciotola d’acciaio. Miscela in una ciotola a parte, con una frusta, lo zucchero con gli amidi, gli aromi e il sale. Unisci i tuorli e mescola. A parte metti a scaldare il latte, in un pentolino. Appena prima del primo bollore, versa una parte di latte sulla miscela di zucchero, amidi e tuorli e mescola con la frusta. Successivamente unisci la miscela appena formata al restante latte e riporta tutto sul fuoco, sempre mescolando con una frusta fino ad arrivare al primo bollore o alla temperatura di 84°C. Trasferisci nella ciotola in acciaio raffreddata in precedenza, mescola ancora di tanto in tanto e fai scendere di temperatura. Copri con pellicola a contatto e conserva in frigorifero.
Chantilly all’italiana
Se deciderai di fare questa preparazione per aggiungere una consistenza diversa alla tua crostata di frutta, monta la panna (150 g) con 15 g di zucchero. Incorpora 150 g di crema pasticcera alla panna montata, dal basso verso l’alto, aiutandoti, se possibile con un leccapentole. La proporzione, come puoi vedere in questo caso, è di 1:1 con il 10% di zucchero sulla panna.
Assemblaggio
Dopo aver sformato le tartellette, ormai fredde, dagli stampi e avendo tutte le basi pronte, puoi scatenare la tua fantasia e spero lo farai con armonia, ma ecco alcuni consigli e opzioni per te.
Io ho proseguito così: in questo caso ho riempito, servendomi con una poche con bocchetta tonda liscia, metà crostata, in altezza, con la crema pasticcera. L’altra metà l’ho riservata alla crema chantilly all’italiana. Ho poi ultimato con mirtilli, sia interi che tagliati a metà. Ho spruzzato con gelatina neutra e finito con delle foglioline di maggiorana.
P.S. La maggiorana non è a caso, perché i fiori eduli e le foglioline danno eleganza e fanno figo. Semplicemente i mirtilli e la maggiorana hanno molte molecole aromatiche in comune.
Gusta anche altre preparazioni con la pasta frolla
Consigli e curiosità
- Come posso rivestire gli stampi?
1. Puoi ricavare dei dischi di pasta frolla leggermente più grandi dei tuoi stampi e far aderire la frolla per bene ai bordi e sul fondo, togliendo poi l’eccesso con un coltellino a lama liscia.
2. Puoi ricavare delle strisce di pasta frolla leggermente più alte del bordo dei tuoi stampi e farle aderire bene ad esso. Successivamente inserisci un disco di frolla, sul fondo, della stessa dimensione di quest’ultimo. Fai una leggera pressione sulla giuntura per far aderire i due pezzi.
- Tipologia stampi
Puoi utilizzare sia quelli microforati che non.
- Assemblaggio
Premessa: che tu utilizzi solo la crema pasticcera o anche la chantilly all’italiana all’interno del fondo della crostata, non appena riempito, livella la superficie aiutandoti con una spatolina a gomito. Se non ne disponi, utilizza un coltello a lama liscia.
Puoi restare sul classico classicissimo e riempire la frolla solo con la crema pasticcera. Successivamente disponi la frutta a tuo piacimento, tagliata o no, ma ricorda che l’occhio vuole la sua parte, anche in termini di equilibrio tra la grandezza e lo spessore della frutta. E non solo per gli occhi, ma anche la bocca, il gusto, vogliono equilibrio, se vuoi che in bocca si senta una crostata con crema pasticcera alla frutta e non solo la predominanza della frutta, per esempio.
Se invece hai deciso di utilizzare, e soprattutto di fare, la chantilly all’italiana, eccoti due delle possibili varianti:
1. puoi riempire la crostata con metà crema pasticcera e metà chantilly all’italiana e poi procedere con la frutta.
2. riempi la crostata con la crema pasticcera, livellala e prosegui con spuntoni di chantilly all’italiana in superficie, fatti con una poche, con una bocchetta liscia, per esempio, e continua con la frutta. Un ulteriore consiglio che posso darti è quello di essere uniforme con gli spuntoni: non metterli solo da un lato perché fa più figo. Ad alcuni capiterà la chantilly e ad altri no, e non è corretto differenziare i commensali, non trovi?!
Se hai altre idee, il palco è tuo. In ogni caso mettici gli ingredienti segreti, quali amore e passione.
- La frutta: puoi scegliere quella che più ti piace o quella che trovi al supermercato o al mercato o dal contadino, quel giorno. Evita mele, pere, banane o comunque frutta che si ossida in maniera veloce e molto evidente.
- Se la crostata deve sostare in frigo per qualche ora, è consigliabile spruzzarla, sulla parte della frutta, con gelatina neutra, per preservare consistenza, sapore e colore della frutta stessa.
E infine, soprattutto, goditela, morso dopo morso!
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